Studi Storici

L'acqua: una sostanza speciale

L’acqua è un elemento straordinario: copre due terzi della superficie terrestre e costituisce il 99% delle molecole che compongono il corpo umano. Numerosi studi hanno analizzato le sue proprietà fisiche, ma fino a tempi relativamente recenti si conosceva poco sulle sue proprietà energetiche sottili.

Un aspetto interessante è che la teoria della memoria dell’acqua costituisce anche la base dell’omeopatia. Nella preparazione dei rimedi omeopatici, dosi infinitesimali di una sostanza vengono messe in contatto con le molecole d’acqua attraverso un processo di agitazione e diluizione ripetuto molte volte, fino a rendere la sostanza attiva non più rilevabile nemmeno in tracce.
Secondo questa teoria, maggiore è la diluizione, maggiore è l’efficacia del preparato omeopatico. In realtà, più alta è la diluizione, più l’azione si sposta su un livello sottile, ossia energetico. Un principio fondamentale dell’omeopatia è che il simile cura il simile, a differenza dell’allopatia, che agisce per contrasto. Ad esempio, un’intossicazione da piombo verrebbe trattata con una dose omeopatica dello stesso elemento.

La teoria della memoria dell’acqua sostiene che le molecole d’acqua, una volta entrate in contatto con quantità infinitesimali di altre sostanze, possano mantenere un effetto di “memoria” preferendo interagire successivamente con molecole dello stesso tipo.
Ricerche condotte nelle facoltà di Scienze di Minsk e Kiev hanno ottenuto risultati promettenti con liquidi amorfi (non polari come l’acqua). Tuttavia, nel caso dell’acqua, l’effetto osservato è estremamente debole e di difficile dimostrazione.

Alcuni anni fa, diversi articoli sulla teoria della memoria dell’acqua suscitarono grande clamore, ma furono presto seguiti da smentite categoriche da parte della comunità scientifica.

Maseru Emoto,
“La memoria dell’acqua”,
in “The Hidden messages in water”, 2004

La Coscienza dell'Acqua

Un elettrone, come ha ammesso il premio Nobel Carlo Rubbia, possiede una tendenza mentale. Ciò implica che persino il mondo materiale che ci circonda, essendo costituito da particelle elementari che formano oggetti come sedie, tavoli, muri o qualsiasi altra struttura solida, non è altro che una delle possibili manifestazioni della coscienza.

Tutto è coscienza, e da essa il Tutto emerge, proprio come da una grande Matrix – affermava Max Planck, padre della fisica quantistica, già nel 1944. Noi esseri umani, dunque, non facciamo altro che scegliere, di volta in volta, quali aspetti di questa intelligenza universale portare alla realtà.

La nostra esistenza si basa su un vasto oceano di onde di diversa ampiezza e frequenza. Anche la poltrona su cui ci sediamo è costituita esclusivamente da onde di energia, formate da microparticelle come elettroni, bosoni, gluoni, fermioni, barioni, adroni, fotoni, quark e altre ancora. Questi elementi si muovono a velocità vertiginose, creando una condizione che consente alla materia di mantenere la propria forma. Questo fenomeno, pur essendo affascinante, appare paradossale alla nostra mente razionale, poiché sembra sfidare le leggi della fisica classica.

Il crollo della concezione inorganica della materia

Le ricerche di Masaru Emoto, insieme alle prove di laboratorio, hanno messo in discussione l’idea tradizionale della materia inorganica. A sostegno di questa visione, la scienziata Marilyn Schlitz, vicepresidente per la Ricerca e l’Educazione presso l’Istituto di Scienze Noetiche, ha definito l’intenzione come “un piano premeditato volto a compiere un’azione che porterà a un esito desiderato”. In altre parole, l’intenzione è una proiezione della consapevolezza con lo scopo di influenzare un oggetto o un risultato.

A questo punto, la responsabilità passa a noi. La maggior parte delle persone non influenza la realtà in modo consistente e significativo perché non crede di poterlo fare. Spesso formuliamo un’intenzione nella nostra mente, per poi cancellarla immediatamente, pensando che sia impossibile o assurda. Questo atteggiamento porta alla distruzione della possibilità stessa. Tant’è che molti ricercatori si chiedono ancora oggi: è possibile che un individuo, attraverso la propria osservazione, possa influenzare la realtà?

La risposta è sì, se quella realtà è viva. Lo stesso Werner Karl Heisenberg, negli anni ’30 del secolo scorso, affermava chiaramente che gli atomi non sono oggetti, ma solo tendenze. Anche il fisico John Wheeler, uno dei padri della bomba atomica, dichiarò in modo ancora più eclatante che “la realtà del mondo non è altro che un atto di coscienza partecipata”.

L’acqua e la memoria energetica

Guidato dal biochimico Lee H. Lorenzen, Masaru Emoto ha approfondito queste idee applicandole alla struttura molecolare dell’acqua. L’acqua, infatti, si è rivelata un elemento ideale per rispondere a sollecitazioni non fisiche, reagendo a influenze di natura mentale.

Secondo recenti studi in fisica, le più piccole particelle scoperte sono i mnemini, che potrebbero spiegare la capacità dell’acqua di memorizzare le informazioni ricevute dall’ambiente.

Ma perché proprio l’acqua? Perché tra i quattro elementi fondamentali della natura (acqua, aria, fuoco e terra), l’acqua è il più ricettivo. Inoltre, il nostro organismo è composto per il 72% di acqua, una percentuale sorprendentemente simile a quella dell’acqua presente negli oceani e nelle riserve idriche del pianeta.

Partendo da queste osservazioni, Masaru Emoto ha realizzato una serie di esperimenti sulla cristallizzazione dell’acqua, ottenendo forme geometriche armoniche o caotiche a seconda delle influenze psichiche ricevute. Ha documentato questi risultati con fotografie scattate mediante un microscopio a campo oscuro.

Tutto ciò che esiste vibra: la materia stessa è una forma condensata del pensiero creatore universale. Anche l’acqua, essenziale per la vita, vibra. I radioestesisti sono in grado di misurare i valori di vibrazione dell’acqua, confermando questa ipotesi.

L’acqua come energia vitale

L’acqua è alla base di ogni forma di vita e di ogni sostanza. Senza di essa, la vita, così come la conosciamo, sarebbe impossibile. Essa è portatrice di energia vitale e possiede una memoria capace di registrare e trasmettere frequenze specifiche, in base al percorso che segue e agli elementi con cui entra in contatto.

La pratica idrofrequenziale si basa sull’idea che ogni cosa nell’universo sia in vibrazione e che alcune acque possiedano un’energia vibratoria capace di generare effetti benefici.

La potenzialità dell’acqua è determinata da tre energie fondamentali:

  1. Elettrica
  2. Magnetica
  3. Polarizzata (di tipo cosmico)

Secondo la dott.ssa Enza Ciccolo, le fonti sacre situate nei luoghi delle apparizioni mariane possiedono tutte le sette frequenze di base su cui, secondo la scuola francese di auricolomedicina del dott. Nogier, risuonano i vari tessuti biologici umani.

 

Francesco Oliviero, “Acqua e coscienza”, 2015
Maseru Emoto, “Il miracolo dell’acqua”, 2007
Maseru Emoto, “La coscienza dell’acqua”, 2008
misurazione_ph_acqua

Il valore del PH

Il pH è un indicatore che esprime il grado di acidità o basicità di una sostanza, misurato su una scala da 0 a 14. Il pH ideale del sangue umano si aggira intorno a 7,43.

Alcune ricerche suggeriscono che tecniche basate su frequenze e campi elettromagnetici possano influenzare non solo la struttura molecolare dell'acqua, ma anche il suo equilibrio acido-basico (pH). L'uso di frequenze elettromagnetiche coerenti potrebbe migliorare la strutturazione delle molecole d'acqua, modificandone lo stato energetico e influenzando così il suo pH.

Sistemi come Nativas mirano a ripristinare lo stato energetico naturale dell’acqua, contribuendo al bilanciamento di ioni come H⁺ e OH. Tuttavia, il cambiamento del pH dipende dalla tipologia dell'acqua trattata e dalla sua composizione ionica iniziale.

Robert Young, “Il miracolo del Ph alcalino”, 2023

I radicali liberi: una minaccia per il nostro organismo

I radicali liberi sono molecole instabili con carica positiva (ORP), costantemente alla ricerca di elettroni liberi. Queste molecole tendono a sottrarre elettroni alle cellule vicine, compromettendone la vitalità ed energia. Questo fenomeno è una delle principali cause dell'invecchiamento cellulare.

Per contrastare gli effetti dannosi dei radicali liberi, è fondamentale assumere acqua con un alto contenuto di elettroni negativi (ORP), che ha proprietà antiossidanti. L'acqua con ORP negativo fornisce agli agenti ossidanti gli elettroni mancanti, impedendo loro di danneggiare le cellule dell’organismo.

Purtroppo, l’acqua che beviamo quotidianamente, sia in bottiglia che dal rubinetto, ha un potenziale di ossido-riduzione positivo (circa +270 mV), risultando così priva di effetti antiossidanti. Per questo motivo viene spesso definita "acqua morta".

Un’acqua di qualità superiore dovrebbe avere un ORP negativo intorno a -500 mV. Solo in questo modo può apportare reali benefici all’organismo, contrastando i radicali liberi e rallentando i processi di invecchiamento.

Oggi siamo costretti a filtrare, purificare, imbottigliare, trattare chimicamente e incanalare l’acqua potabile, sia quella del rubinetto che quella in bottiglia. Tuttavia, questi processi la impoveriscono energeticamente, privandola della sua vitalità.

 

H. Sharma,
"Radicali liberi come combatterli...", 1995

Masaru Emoto e la memoria dell'acqua

Il ricercatore giapponese Masaru Emoto ha dimostrato che l’acqua è in grado di reagire a stimoli esterni come suoni, parole, immagini, pensieri e preghiere. I suoi esperimenti hanno rivelato che stimoli positivi, come la musica classica, parole d’amore e immagini di felicità, favoriscono la formazione di cristalli d’acqua armonici e ben strutturati, aumentando l’energia dell’acqua stessa.

Al contrario, stimoli negativi, come musica dissonante, parole d’odio e immagini di guerra, impediscono la formazione di cristalli, indicando un basso livello energetico.

Questi risultati suggeriscono che è possibile energizzare l’acqua attraverso determinati metodi, rendendola più benefica e assimilabile al 100% per il nostro organismo e per la nostra salute.

Un’acqua di qualità superiore dovrebbe quindi essere energizzata mediante simboli, frequenze o tecniche specifiche di energizzazione. Solo in questo modo può fornire il massimo beneficio all’organismo.

Masaru Emoto "Il vero potere dell'acqua", 2023
Masaru Emoto, "L'acqua che guarisce ", 2005

Come ottenere l’acqua viva?

L'acqua viva, ovvero energizzata e ricca di proprietà benefiche, è praticamente impossibile da trovare in natura, se non alla sorgente in alta montagna, nel punto in cui sgorga per la prima volta. Tuttavia, non è realistico per tutti recarsi quotidianamente in montagna per raccogliere quest'acqua pura e vitale.

La ricerca su come ottenere acqua viva con pH elevato, ORP negativo ed energizzata è iniziata molti anni fa. Grazie ai nostri studi e innovazioni, siamo riusciti a sviluppare un’apparecchiatura in grado di rivitalizzare l’acqua, restituendole le caratteristiche di quella appena sgorgata dalla fonte.

Masaru Emoto, "L'insegnamento dell'acqua", 2005
Jacques Benveniste, "Nature", 1988
"L'energia dell'acqua", art. pubblicato 16/01/2023